
Il lubrificante è il prodotto peggio venduto nella storia del marketing.
Per anni è stato vittima di campagne pubblicitarie che lo proponevano solo per chi avesse dei problemi a letto, come secchezza vaginale o mancanza di desiderio.
Ma in realtà è una vera e propria manna dal cielo, per tutti. Se ancora non lo usi, stai certə che darà una svolta alla tua vita sessuale.
Non sai quali dovrebbero essere le ragioni per acquistare un lubrificante? Le troverai in questo articolo.
Hai già usato un lubrificante ma ti ha causato irritazioni e bruciori? C’è una soluzione anche a questo.
Non sai come, quando e in che quantità usarlo? Ecco la pop-guida che stavi aspettando.
Perché non dovresti rinunciare mai al lubrificante?
Se ti chiedi quando vada usato, la risposta è semplicissima: sempre!
QUANDO LA PENETRAZIONE COINVOLGE LA VAGINA
Secondo uno studio dell’Indiana University, il 70% delle donne vivrebbe il sesso in maniera più piacevole e divertente quando c’è l’aggiunta di lubrificante.
Come mai?
- Perché, come dice la più importante legge della sessuologia, the wetter is better: più bagnato è, meglio è.
- Perché la vagina, rispetto al pene, ci mette in genere più tempo a eccitarsi e quindi a bagnarsi a sufficienza autonomamente. Spesso chi ha una vagina affretta le cose per non far aspettare troppo chi ha il pene e, non permettendole di lubrificarsi abbastanza, non le permette nemmeno di divertirsi come vorrebbe.
- Perché le cose che possono modificare la capacità della vagina di bagnarsi per bene sono molte, come il livello di estrogeni o l’assunzione di alcuni medicinali.
QUANDO LA PENETRAZIONE COINVOLGE L’ANO
Si sa: il canale anale non si lubrifica da solo.
Proprio per questo, come avevo scritto in un altro articolo, un buon lubrificante è la prima cosa che ti serve per fare del buon sesso anale. Se non lo usi, l’attività sarà dolorosa e per nulla piacevole.
QUANDO NON C’È PENETRAZIONE
Sì, hai letto bene! Perché il lubrificante funziona benissimo anche per raggiungere il livello Super Saiyan nella masturbazione – in solitudine o in coppia – e nel sesso orale.
Per non parlare dei massaggi sexy prima, dopo o durante il sesso.
Come scegliere il lubrificante: la pop-guida
Se ti sei convintə a comprare un lubrificante, ora è il momento di capire quale!
Due devono essere i tuoi criteri di scelta:
- Quale sarà il suo utilizzo.
- Qual è la sua composizione chimica.
I 3 TIPI (+ 1) DI LUBRIFICANTE
I principali tipi di lubrificante sono tre.
Ci sono anche gli ibridi e probabilmente ne inventano decine e decine di diversi ogni giorno, ma qui ci concentriamo su quelli più diffusi (scusate la mancanza di inclusività, ma non vorrei trattenervi troppo a lungo prima che corriate a comprarli).
Lubrificanti ad acqua
TIPO 1
Sono i più diffusi e i più economici.
PROs:
- Non lasciano macchie sui vestiti.
- Si lavano via facilmente.
CONs:
- Vengono riassorbiti molto in fretta dalla mucosa vaginale o anale, quindi è probabile che a un certo punto dovrai fermarti per aggiungerne una piccola quantità.
DOs AND DON’Ts:
- Vanno benissimo con i preservativi interni o esterni, perché non li deteriorano in nessun modo.
- Possono essere utilizzati con sex toys di qualsiasi materiale.
Lubrificanti al silicone
TIPO 2
Hanno la consistenza della seta e rendono tutto perfettamente scivoloso.
PROs:
- Di solito sono ipoallergenici (ma controlla sempre gli ingredienti!).
- L’effetto dura per tanto, quindi anche quando prevedi una maratona più lunga non dovresti avere bisogno di aggiunte strada facendo.
- Sono ottimi per i massaggi sensuali d’inverno e gli unici utilizzabili per il sesso in acqua d’estate: un prodotto da portare con sé tutto l’anno.
CONs:
- Macchiano i vestiti.
- Sono difficili da lavare via dal corpo e se non prevedi la possibilità di farti una doccia dopo il sesso sappi che rimarrai appiccicosə per molto tempo, cosa che facilita la nascita di infezioni.
DOs AND DON’Ts:
- Non devono essere assolutamente usati con sex toys fatti di silicone, perché potrebbero deteriorarne il materiale permettendo il rilascio di sostanze tossiche.
Lubrificanti ad olio
TIPO 3
Come si suol dire: last but not least!
PROs:
- Spesso sono quelli con gli ingredienti più naturali di tutti.
- Durano per sempre, un po’ come i diamanti.
CONs:
- Essendo ad olio, lasciano macchie indelebili sulle lenzuola.
- È complicato lavarli via dalle mucose e per questo potrebbero favorire la nascita di infezioni.
DOs AND DON’Ts:
- Si possono usare con i sex toys.
- Meglio non usarli con i preservativi, perché possono causare delle microrotture facilitando sia il passaggio di MST, sia la nascita di bambinə indesideratə.
Lubrificanti fai da te
TIPO 3+1
Spesso mi viene chiesto se altre sostanze più o meno oleose – come olio di cocco, olio per bambini, vaselina ecc. – possano essere utilizzate come lubrificanti. Per la maggior parte di queste non ci sono ancora sufficienti studi scientifici che le consiglino o meno, quindi lascio a te la decisione. La WHO (World Health Organization) ne sconsiglia comunque l’uso a contatto con il lattice dei preservativi, perché potrebbero danneggiarli.
LA CHIMICA DEI LUBRIFICANTI
Nessuno ci pensa mai, ma conoscere la composizione chimica del lubrificante che si usa è molto importante. Se non hai mai letto l’etichetta del tuo preferito, è arrivato il momento di farlo.
Qualche hanno fa, la WHO ha studiato a fondo la faccenda e scritto un utilissimo documento a riguardo. Io cercherò di spiegarti in parole semplici quello che hanno scoperto, rispondendo a due domande chiave.
“Perché alcuni lubrificanti danno bruciore?”
DOMANDA 1
Il pH della vagina è tendente all’acido (tra 3.8 e 4.5) ed è importante che rimanga tale per creare l’ambiente perfetto per la flora vaginale che ci vive.
Se la vagina entra in contatto con un lubrificante che ha un pH più alto, il suo pH cambia. Inizialmente sentirai un po’ di bruciore, ma il problema principale è che la flora vaginale non potrà più starsene felice e contenta nel suo ambiente e “impazzirà”, esponendovi a infezioni batteriche, vaginiti e candida.
La WHO raccomanda quindi che il pH di un lubrificante a uso vaginale sia intorno a 4.5. Quando invece si parla del retto, il lubrificante può avere un pH tra 5.5 e 7.
Oltre al pH bisogna pensare all’osmolalità di un lubrificante, ovvero alla sua capacità di estrarre l’acqua contenuta nelle cellule con cui entra in contatto.
Se l’osmolalità è molto alta, allora molta acqua viene estratta dalle cellule che rimangono tutte raggrinzite. Quando le cellule – sia della mucosa anale che di quella vaginale – sono raggrinzite, non riescono a svolgere al meglio il loro lavoro di barriera e protezione dagli agenti patogeni. Inoltre si irritano più facilmente, causando anche in questo caso una sensazione di bruciore.
La WHO raccomanda che l’osmolalità del lubrificante sia minore di 1200 mOsm/kg.
“Quali ingredienti evitare?”
DOMANDA 2
Alcuni ingredienti dei lubrificanti possono essere molto nocivi. Eccoti quindi una pratica lista di quelli a cui è meglio stare lontanə.
- Clorexidina gluconato: un disinfettante che può uccidere i lattobacilli che vivono spensierati nella vagina, sconvolgendone la flora.
- Glicerina: un derivato dello zucchero che in quanto tale richiama in vagina gli amanti dello zucchero per eccellenza, ovvero i batteri e i lieviti (come la candida). Inoltre questa sostanza alza moltissimo l’osmolalità del lubrificante, per questo la WHO consiglia che sia inferiore al 9.9%.
- Parabeni: causano irritazione della vagina, del retto e anche del pene, rashes e cose peggiori che è meglio non elencare.
- Ciclomethicone, cyclopentasiloxene, ciclotetrasiloxane: si trovano di solito nei lubrificanti a base di silicone. Non esistono tanti studi su quello che provocano nella vagina, ma in molti animali hanno causato danni al sistema riproduttivo.
- Profumi e fragranze: spesso non vengono meglio identificati, quindi potrebbero contenere tossine o allergeni. In più hanno sicuramente zuccheri che, come già detto, attirano vaginiti e candida.
Ora che hai studiato, stai correndo a controllare le etichette di tutti i lubrificanti in commercio?
La delusione sarà molto alta quando scoprirai che in alcuni ci sono ingredienti davvero terribili e che è difficilissimo scoprire il pH e l’osmolalità.
Come risolvere questo problema? Vai a leggere l’ultima pagina del documento della WHO, dove sono elencati diversi lubrificanti con i rispettivi pH e osmolalità. Oppure scrivi direttamente all’azienda che ha prodotto il tuo lubrificante preferito e richiedi queste informazioni. Se decidi di farlo puoi condividere i dati anche con me, perché potrebbero essere molto utili.
In ogni caso la cosa più semplice da fare è provare, provare e ancora provare, finché non incontri il lubrificante perfetto per te. Fidati: una volta trovato non lo lascerai mai più andare!
Silvia Gioffreda
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